Suor Maria Celina di

Gesù Nazareno 

 

Antonietta Schiavone nacque a Fasano (Brindisi) il 21 Ottobre 1920, professando al Carmelo di Ostuni il 30 Gennaio 1951, mentre il 25 Maggio 1954, festa di S. Maria Maddalena di Firenze (per cui conservò sempre devozione), fece la Professione Solenne.

 

Ha ricoperto vari incarichi in monastero, tra cui: consigliera e segretaria, archivista e bibliotecaria, sacrestana, sarta e ricamatrice.

 

Fin da giovane postulante, aveva scelto la sua concittadina, la Ven. Rosa Maria Serio, come sua protettrice. Nei Carmeli è ancora in uso la consuetudine di eleggersi “il Santo di cella” e metterne una immagine sulla porta della camera. Tale Santo/a ha il compito di accompagnare il cammino della carmelitana fino al suo termine e la stessa immaginetta viene poi collocata accanto alla monaca defunta perché l'accolga nella Casa del Padre.

Suor Maria Celina, pur tra non poche contraddizioni, ha custodito tenacemente il ricordo e l'affetto per la Madre Serio e mai l'ha cambiata, anche se altri avrebbero preferito relegarla nell'oblio a causa delle tristi macchinazioni che fermarono il processo canonico. Nonostante tutto, Suor Celina non si è mai arresa alle ragioni della sola prudenza umana e ha continuato a pregare la Ven. Rosa Maria insieme a S. Maddalena de' Pazzi, sentendole vicine come Madri e Sorelle nel Carmelo.

 

All'occorrenza, non mancava di far conoscere alle sorelle più giovani la carmelitana fasanese, trasmettendone in tal modo la memoria e ricordando che la fondazione del Carmelo di Ostuni aveva visto all'opera proprio una sorella della Serio, Madre Benedetta dello Spirito Santo, insieme ad altre tre monache del Carmelo di Fasano, come è testimoniato dall'atto di fondazione.

 

Nella sua lunga esistenza si è radicata sempre più nella preghiera, rimanendo fedele al ritmo della giornata monastica per una vita intera, evento tutt'altro che scontato, amando anche leggere libri di spiritualità nella solitudine della sua cella. 

 

D'altra parte, sorella operosa, fino a quando un penoso glaucoma non l'ha privata della vista, oltre al lavoro in sarteria, Suor Celina si specializzò nel restauro di antichi ricami in oro, che pazientemente riportava su stoffa nuova, facendoli rivivere, e si è fatta apprezzata come fine ricamatrice in seta e oro, confezionando innumerevoli paramenti liturgici anche per diversi confratelli che certo non l'hanno dimenticata. Inoltre ha seguito e animato per molti anni, gli incontri formativi delle Terziarie Carmelitane di Ostuni.

  

Sicuramente Suor Rosa Maria non ha mai abbandonato Suor Celina, assistendola spiritualmente nelle sofferenze e nelle fatiche della vecchiaia, fino alla fine del suo cammino terreno, accompagnandola alla Casa del Padre alla bella età di 93 anni, il 22 Dicembre 2013.

Lettere e Detti

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Le Lettere della Beata Maria Bagnesi - 2022
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GIORGIO LA PIRA, Lettere al Carmelo di S. Maria Maddalena de' Pazzi - 2022

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Nuova Antologia delle parole di Santa M. Maddalena de' Pazzi - 2021 Prefazione G. Betori
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