Ven. Serafina di Dio

(Prudenza Pisa)

- Capri - 

 

1621-1699

 

Prudenza Pisa, in seguito madre Serafina di Dio, nacque a Napoli il 2 ottobre 1621 da una famiglia benestante originaria di Capri e giovanetta fu affidata ad una terziaria domenicana per ricevere la consuta formazione di cucito e devozioni che si offriva alle donne.

 

Verso i vent’anni decise pur tra molti ostacoli opposti dalla famiglia di voto di verginità e iniziare una vita di maggiore preghiera, pur non facendo parte di un qualche gruppo particolare e si dedico sia alla cura degli infermi in cas di epidemia che della formazione di alune giovani.

 

Il 23 aprile del 1661, mentre si trovava nella basilica

del Carmine maggiore di Napoli, ritenne che la Vergine le avesse mostrato nel cuore l’abito carmelitano, chiedendole di rivestirlo senza andare scalza come le Teresiane.

Le Fondazioni

 

Con l’aiuto di alcuni zii preti, provò ad attuare il progetto, inaugurando, per l’Ascensione del 1661, la casa del SS. Salvatore in Capri.

 

Serafina era una donna d’azione e di preghiera insieme, fantasiosa e orante, dalla parola facile, non solo riusciva a dettare dei piccoli trattati di vita spirituale, ma promosse gradualmente l’edificazione di una nuova struttura conventuale più adatta alla vita religiosa che divenne di tipo claustrale solo nel 1748.

 

Nel 1672, il gruppo assunse ufficialmente la Regola del Carmelo come testo ispirante e tenuto conto del carisma di s. Teresa, Serafina in persona stese delle Costituzioni che furono poi usate in tutti i conservatori da lei fondati.

 

Feconda scrittrice, lasciò una serie di piccoli trattatelli e di raccolte di massime, redatti a fine edificante particolarmente per la formazione delle consorelle. Anche lì dove mancano rimandi espliciti è evidente una sua conoscenza di S. Maria Maddalena de' Pazzi nel suo amore per la liturgia e per la vita comunitaria ad immagine della Trinità. 

 

In modo poco chiaro fu coinvolta nella bufera antiquietista scoppiata in Napoli sul finire del sedicesimo secolo, subendo molte prove, per decreto del S. Uffizio.

Per quanto assolta dalle accuse, dovette ritrattare delle imprecisioni teologiche presenti nei suoi appunti e la sua carcerazione finì solo il 19 ottobre 1691. Spirò il 17 marzo 1699, circondata da grande stima popolare.

 

Tra le sue figlie, si ricordano varie figure di un certo rilievo si ricordano:

 

Madre Diletta di Gesù (Cristina Bucci di Napoli, 1646-1722), fondatrice e prima priora del Carmelo della SS. Trinità di Vico Equense.

 

Madre Avventurata di Maria (Gaetana Brancaccio di Napoli, 1653-1699) maestra delle novizie del Carmelo della SS. Trinità di Vico Equense.

 

Madre Arcangela Fortunata, fondatrice e prima priora del Carmelo di S. Giuseppe di Fisciano.

 

Madre Gaudiosa dello Spirito Santo, fondatrice e prima vicepriora del Carmelo di S. Giuseppe di Fisciano.

 

Madre Letizia del Cielo, fondatrice e prima maestra delle novizie del Carmelo di S. Giuseppe di Fisciano.

 

Suor Bonaventura di S. Giuseppe (Anna Pacifico, 1673-1705) tra le prime professe del Carmelo di S. Giuseppe di Fisciano.

 

Madre Giovanna della Croce, maestra e priora del Carmelo di San Francesco di Camigliano, figlia spirituale di S. Alfonso.

 

Lettera di S. Alfonso del 26.08.1734

Lettera di S. Alfonso del 19.11.1734

Lettera di S. Alfonso del ?.02.1736

Lettera di S. Alfonso del 21.05.1736

Lettera di S. Alfonso del 30.09.1753

Lettera di S. Alfonso del ?.04.1754

Lettera di S. Alfonso del 3.08.1756

Lettera di S. Alfonso del 25.05.1759

Lettera di S. Alfonso del 30.04.1760

Lettera di S. Alfonso del ?. 1762?

Lettera di S. Alfonso del 18.11.1764

Lettera di S. Alfonso del 15.03.1765

Lettera di S. Alfonso del 1.11.1765

Lettera di S. Alfonso del 20.11.1770

Lettera di S. Alfonso del 26.06.1771

Lettera di S. Alfonso del 30.12.1772

Lettera di S. Alfonso del 18.12.1778

 

I Conservatori

 

Serafina fu fondatrice di conservatori, ossia di case di consacrate con vita comune ma senza clausura.Ciò rendeva necessaria una minore quantità di beni sia per le fondazioni che per le doti richieste alle sorelle. Ciò spiega, in parte la diffusione di tale gruppo.

 

Nel giro di cinquant’anni, le fondazioni da lei promosse in vari modi, furono numerose, da Capri (1661) a Massalubrense, Pagani, Anacapri, Vico Equense, Torre del Greco, Fisciano (1691) e molte altre. Singolare il fatto che l’imponente opera di madre Serafina sia maturata in profonda autonomia, senza l’intervento diretto né dei Carmelitani, né dei Carmelitani Scalzi.

 

                        Video sul Monastero della SS. Trinità a Vico Equense

Aperti i consueti processi sulla santità della vita (1780-1793) che pure avevano dato esito positivo, per la discesa di Napoleone, tutti i procedimenti furono interrotti fino al 1865. Ma nel 1876, Pio IX si pronunciò per il differimento della causa.

Dietro richiesta dell’ordine nel 1967, è stato richiesta alla Congregazione della Fede la riapertura. Il suo corpo è sepolto, attualmente, nella cattedrale di Capri.

                                Video sul Monastero SS. Salvatore a Capri

 

 

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