Il Carmelo del
SS. Sacramento
e di S. Maria
Maddalena de' Pazzi
- Napoli -
In contemporanea con la fondazione romana del monastero del Verbo Incarnato ad opera Urbano VIII (Barberini, con le sue nipoti provenienti di S. Maria degli Angeli di Firenze), nei primi decenni del 1600 era andata maturando, da parte alcune religiose del Carmelo della Croce di Lucca, storico monastero napoletano, l'esigenza di un richiamo più esplicito all'opera di S. Teresa d'Avila, tanto che alcune monache, tra cui suor Angelica Gambacorta (+ 1644), suor Anna D'Aponte e suor Giovanna Cangiano, avevano pensato ad una nuova fondazione intitolata a S. Teresa. Nella realizzazione dei propri progetti, trovarono aiuto in Camilla Antinori, discendente da una nobile di famiglia fiorentina naturalizzata a Napoli dal XIV secolo.
Camilla Antinori
La nobildonna, alla morte di Ottavio Capece, che aveva sposato nel 1591 e dal quale aveva avuto numerosi figli, aveva deciso in precedenza di diventare oblata a S.
Gaudioso. Successivamente, avendo chiesto consiglio a M. Maddalena di Firenze, passò alla fondazione carmelitana.
Nel 1637, con alcune monache della Croce di Lucca, si aprì il nuovo monastero, dedicato a S. Teresa del SS. Sacramento, mentre l' Antinori, divenuta suor Paola Maria, chiudeva la sua esistenza il
27 luglio 1641.
Crisi e traslochi
La fondazione subì un primo trasloco nel 1 luglio 1645, in forza di una donazione pervenuta da Giulia Nave, poi monaca nello stesso monastero, ed una successiva (nella strada all'Infrascata nel
rione Salvator Rosa) ma in data non precisata.
Nel 1665, la comunità conobbe una grave crisi finanziaria che fu risollevata da un'ampia donazione (si tramanda la cifra di 75.000 ducati) da parte di un ricco mercante originario di Anversa,
Gaspare Roomer, la cui figlia era in monastero.
Gaspare Roomer, grande mecenate di S. Maddalena
Tra l'altro, il Roomer era particolarmente devoto di S. Maria Maddalena, tanto da sobbarcarsi parte delle spese del processo di canonizzazione e desideroso, da anni, di poter avere nella sua
città il patronato di un monastero a lei intitolato.
In forza della munifica donazione e del parere positivo dell'arcivescovo di Napoli, la Congregazione per i Religiosi, che in precedenza aveva rifiutato il proprio benestare, acconsentì al cambio di patronato e il monastero fu dedicato a S. Maria Maddalena de' Pazzi del SS. Sacramento.
Felice per il risultato conseguito, oltre ad incaricarsi dell'abbellimento della chiesa, il Roomer, con il suo testamento del 1673, dispose la cessione di ulteriori proprietà a suo vantaggio.
Purtroppo, però, nel 1808 la comunità fu soppressa e le monache superstiti ritornarono alla Croce di Lucca. La chiesa invece, dopo molteplici traversie ed usi impropri divenne parrocchia nel
1932.
Suor Teresa de' Liguori
In particolare va ricordata di questa fondazione, Teresa Maria de' Liguori (1703-1724) che sembra essere stata, oltre che parente, nei desideri dei genitori, la possibile fidanzata di S. Alfonso.
Scelte strade diverse da parte dei due giovani, la venerazione e l'amicizia rimasero, tanto che tra le opere del celebre dottore si annovera una breve Vita della stimata
cugina.
Cf C. Vasciaveo, Il giardino delle Carmelitane, Siena 2003, pp. 40-42.