Giovanni Pozzi
Giovanni Pozzi, frate cappuccino, studioso.
Nato a Locarno nel 1923 (+ 1992), fu uno dei primissimi allievi di Gianfranco Contini a Friburgo, conseguendo sotto la sua guida nel 1952 il dottorato in letteratura medievale e moderna:
Saggio sullo stile dell'oratoria sacra nel Seicento esemplificata sul p. Emanuele Orchi (1954), nato nell'ambito di Contini ma caratterizzato dall'attenzione per le figure retoriche.
Professore di Letteratura italiana nell'Università di Friburgo, promotore di nuove ricerche e imprese interdisciplinari. Così alla ricerca tematica è da ricondurre il volume La rosa in mano al
professore (1974), indagine del simbolismo rappresentato dalla rosa e delle sue metamorfosi simboliche nelle fonti classiche e nei testi letterari dal Poliziano al Marino. Sulla stessa linea il
volumetto Rose e gigli per Maria. Un'antifona dipinta (1987), interpretazione di un'anonima natura morta della prima metà del Seicento o il saggio Des fleurs dans la poésie
italienne (1989), sulla simbologia dei fiori nella nostra poesia da S. Francesco ai contemporanei.
Negli ultimi tempi Giovanni Pozzi ha coltivato specialmente le figure del linguaggio mistico considerate "figure linguistiche di frontiera": in quest'area rientrano tra gli altri saggi, l'antologia
Scrittrici mistiche italiane (1988) in collaborazione con Claudio Leonardi, Il parere autobiografico di Veronica Giuliani (1987), Il libro dell'esperienza della Beata Angela da
Foligno (1992).
Tali opere testimoniano il momento in cui l'esame letterario si salda alle istanze più propriamente religiose nella ricerca dello studioso. Ha indirizzato una sua allieva a condurre uno studio scientifico sui materiali dell'Archivio monastico del Carmelo di Firenze (ZANINELLI T., S. Maria Maddalena de' Pazzi e l'ambiente in cui visse, Tesi di licenza in Lettere, Università di Friburgo, pro manuscripto, Locarno 1986).