"Finché il Signore stesso vi introduce nel suo regno"
SCHEMA PER UN GIORNO DI RITIRO
Il Cammino 28-32
All'inizio del Cammino
* Teresa, dopo aver fatto cenno alla preghiera vocale, entra nel tema dell’orazione di raccoglimento e di quiete. In un tempo in cui sembrava che non si pregava se non si pronunciavano parole, Teresa dovette soffrire molto per guadagnarsi un tempo di silenzio in cui la libertà spirituale potesse avere cittadinanza. Suo punto di partenza spesso ribadito era sia la sua riscoperta antropologica dell’interiorità che la maturazione nell’inabitazione trinitaria “il piccolo cielo della loro anima, ove abita Colui che la creò” (C1, 28,5).
* Sempre per l’ignoranza biblica e l’impossibilità di accedere personalmente alla Scrittura, Teresa deve consigliare di far ricorso all’immaginazione: “Immaginate che dentro di voi vi sia un gran palazzo” (C1, 28,9).
* Gli esempi “matrimoniali” sono, come è ovvio, relativi al suo tempo e al rapporto donna/uomo dell’epoca. Non risultano più accettabili come allusioni condivisibili nel rapporto Dio/creatura.
* Nel cammino della preghiera, il Signore a volte interpella una creatura già attenta alla sua voce, in altri casi non manca di “bussare” ad una persona a volte ancora distratta. Egli non manca di pro-vocare la libertà di ciascuno.
Dalla preghiera alla vita
“L’anima entra ormai nella pace,
o per meglio dire,
ve la fa entrare il Signore
con la sua divina presenza”
(C1 31,2).
Per continuare il ... Cammino
1) Teresa, oltre che santa e donna di grande creatività è pur sempre figlia del suo tempo. La teoria spesso richiamata di “sgomberare l’anima da ogni cosa” (C1, 28,12; 29,5), oltre che psicologicamente poco credibile, tale tesi, oggi, risulta cristianamente condivisibile?
2) Teresa dichiara che nella vera orazione di quiete “Marta e Maria vanno d’accordo” (C1, 31,5) anche se poi insiste sulla solitudine. Forse non riuscì neppure durante la sua vita a risolvere tale tensione rimasta nelle “strutture” che dovrebbero predisporre alla “vita contemplativa”?
3) Per Teresa l’incontro teologale con il Signore è possibile sin da questa vita (C1, 31,11). Perché i fenomeni al di fuori dell’ordinario hanno spesso offuscato tale evento primario?