LETTERA SULLA "RENOVAZIONE"

DELLA CHIESA

 

n. 8 - 4 agosto 1586

 

S. Maria Maddalena credeva profondamente alla Comunione dei Santi. E nella sua ansia di condividere la preghiera e scelte concrete di rinnovamento per la Chiesa del suo tempo, non esitò a rivolgersi a uomini e donne che vedeva seriamente intenzionati a seguire il suo Signore e Maestro.

 

A Suor Veronica Laparelli

 

Al Nome dell' Antica e Nuova Verità

 
Alla Reverenda Madre Suor Veronica a Cortona,
La vostra in CRISTO Jesu figliuola ad immagine dello eterno et Incomprensibile Dio...

 

Sforzata da Cristo crocifisso impazzito e innamorato delle sue Creature, a farvi nota la sua Volontà. Et un desiderio che è nella profondità del vostro cuore, ancor da voi forse non conosciuto, non vo' dire a quella che creda sia da Dio, ma penso gioirà per la contentezza che sia venuto sì Felice tempo. Ma questo tempo è ben penoso per chi gli ha dar principio. Ma che è questo che vi ha far così gioire?

 

Altro non è che la Renovazione della sposa Chiesa, ma c'è bisogno ancora de vostri sospiri e fatiche.

Dhe faccian sì che vediamo una volta ben coltivato il Giardino della Santa Chiesa. Andiamolo annaffiando col Sangue di Cristo Crocifisso e mandian giù la Rugiada delle lacrime sparse per il continuo Desiderio di ridurre l'Anime a lui, acciò con la sposa, possan dire allo Sposo che venga nell'Orto e pigli e Frutti sua: Venga il mio Diletto nel suo giardino e mangi i suoi frutti (Ct 5,1).

 

Questo è quell'Orto nel quale il Verbo Eterno, dolce sposo nostro, desidera venire e collocarsi. Et qui vi darà, distribuirà, e comunicherà infinite gratie all'Anime nostre, acciò che in quel tremendo dì del Giudizio possiamo comparire innanzi all'Eterno Padre, adorne di Virtù, acciò non abbia a dire a noi come alle Vergine stolte: Non vi conosco (Mt 25,12)...
 

Dhe faccian sì, o mia Carissima Madre, che siamo vere Nutrice nella Chiesa di Dio... Alcune volte le Nutrici pigliano i Parvolini in su le proprie braccia. A questo invito, la mia Carissima Madre in Cristo Jesu, consiste non solo a condurre i Parvolini al Costato dello svenato Agnello, perché alcuna volta è bene a pigliargli sopra le proprie braccia, offrendo tutte le sua azioni per adempire tal opera e voler di Dio. Et la prego ancora che faccia fare orazione a tutte le sua reverende Madre e sorelle, per tal opera e volere. E' volere e volere di Dio.

 

E nella sua intrinsica Unione, gli piaccia offrire me misera miserabile serva sua. Permanga ne' suavi e Castissimi abbracciamenti del nostro amorosissimo Sposo e Increata Sapientia, piaccia a esso amorosissimo Sposo Cristo Jesu darci grazia che ci spogliamo tutte di noi e vestiamoci di Lui.

La prego mi dia la sua Benedizione. JESU, JESU, JESU.


Del nostro Monasterio Santa Maria delli Angeli in Borgo San Friano il di 4 d'Agosto 1586.
 
L' umile Ancilla dell'umanato Verbo 
Suor Maria Maddalena de Pazzi
 

(Testo parziale, regolarizzato in lingua corrente.
Per l'originale:
Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Epistolario completo, C. Vasciaveo (ed.),  Firenze 2009).

 

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