Il commento di S. Maria Maddalena all'icona
"Et tu con ogni velocità non mancherai di correr sotto quell’ombra della purità mia, dove nel tuo intrinseco non farai alcun moto né alcuna operazione fuor di essa purità, se ben senza il sentimento della grazia.
Lei sarà assistente a te e te a lei, lei in te e tu in lei; e la desidererai, la partorirai e la nutrirai non solo in te, ma ancora a quelli che concorrono con te.
Et al primo assalto piglierai essa purità; al secondo il mio e tuo cuore; al terzo l’impresse nell’anima tua stigmate mia, al quarto la corona che t'ho data delle spine; e al quinto il desiderio della salute delle mia creature, tua prossimi, ove andrai sotto quell’ombra e non temerai,et ne riuscirà come t’ho detto.
Così avverrà a te, che se ben sarà sottratto il sentimento della mia grazia, e parrà che io mi sia partito da te, non dimeno sarò più con te e tu con me.
Dove non mancherai di conferire di quello che parteciperai di me, che non per te ti darò. E per il patire intrinseco, solo a me e a te noto, farai le cinque cose dette. All’estrinseco concorrerai all’unione delle mie spose" (RE, 45-46).
"L’amor del prossimo nelle tenebre devo tenere come
un libro per leggere e studiare in esso, e operar poi nella luce che avrò studiato. Come sfera nel giorno, nella quale sfera si vede certi puntolini, con una palletta, nella quale si vede disegnato il mondo.
Et io devo vedere nel mio prossimo non la macchina del mondo, ma quello del cielo. Devo vedere in lui l’immagine della S.ma Trinità.
Così come nel mondo sta incluso tutti gli elementi, le piante e le creature, così nel nostro prossimo vediamo incluso tutte l’opere di Cristo, perché tutto l’ha operate per l’uomo"
(PRO II, 183-184).