* L'albero (della Croce) è la Divino-umanità dello Sposo
Considerate, sorelle dilettissime, quanto sia breve la presente vita, la quale è una militia e battaglia (cf Gb 7,1; Regola carmelitana, cap. XIV).
Et a noi non debba parere fatica il combattere per la gran retributione che n'è promessa, del' eterna beatitudine, dove possederemo quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai sono scese in cuor di huomo (1 Cor 2,9); e non si può possedere questi gran beni se non mediante il molto patire.
Quando per la continua e forte battaglia vi pare mancare nelle tribulationi, ricorrete al salutifero albero della croce, e quivi sarete fortificate della virtù del preziosissimo Sangue di Jesu Christo (RC, 141-142).
Purificò poi Santo Angelo la concupiscibile, alla quale Jesu dette tre desideri. Il primo: desiderio della salute dell'anime, non solo di quelle de' fedeli, ma ancora delli infedeli; secondo: il desiderio della povertà; terzo desiderio: non d'esser amata, ma che bene ciascuna creatura si ami l'una l'altra.
In ultimo gli purificò l'intentione, alla qual disse che del continuo si riposassi sotto l'ombra d'un ginepro, il quale li significava la passione di Jesu, perché sì come quando il ginepro è tocco pugne, così la meditatione della passion di Jesu genera compuntione e compassione: oportebat Christum pati (Lc 24,46), ecc; e l'ombra è il dare l'honore e gloria a Dio: Non quero gloriam meam (Gv8,50) (PRO I, 234-235).