"E poi ancora bisogna che ci siano degli strumenti e chi suoni e canti, non per dar
diletto alla sposa, ma a’ viandanti.
S. Maddalena de' Pazzi
Per te la notte è chiara come il giorno
Da S. Maria Maddalena di Firenze, Revelationi e intelligentie, (15 Giugno 1585, ultimo giorno dell’Ottava di Pentecoste, vigilia della SS. Trinita’ ).
Rielaborazione e musica di Chiara Vasciaveo.
Coro del Carmelo di Firenze.
La notte tra il 15 e il 16 giugno, al termine dell'ottava di Pentecoste, S. Maria Maddalena de' Pazzi ebbe la chiara intuizione che per lei si sarebbe aperto un tempo di profonda maturazione spirituale, una sorta di secondo noviziato dell'anima, detto nel linguaggio religioso del tempo: «probazione» o attraverso gli echi biblici, di cui spesso le sorelle di S. Maria degli Angeli si servivano,: «lago dei leoni» con evidente rimando alla vicenda del profeta Daniele. S. Maria Maddalena de' Pazzi avvertiva che la propria risposta al Signore non era un affare privato, ma profondamente ecclesiale, un evento che nons arebbe stato senza effetti sulla Sposa-Chiesa, che alla scuola dei Padri e di S. Bernardo, aveva imparato ad amare. Ma la propria risposta sarebbe passata per il cammino arido e notturno di una spoglia fede-speranza-carità che lei traduceva nel simbolo delle due spose di cui una, «vestita di nudità», sarebbe stata la sua parte. Giovane diciannovenne, rielaborando i diversi e naturalissimi bisogni affettivi, non poteva non pensare alla possibilità di «partorire un figlio» che per lei avrebbe significato prendersi cura dell'umanità intera.
PER TE LA NOTTE E’ CHIARA
COME IL GIORNO
LE TENEBRE SON LUCE.
PER TE LA NOTTE E’ CHIARA
COME IL GIORNO
LE TENEBRE SON LUCE.
1. Vestita di Sangue / l’amata dall’Agnello,
la Sposa avanza / pronta per le nozze.
2. Farà come la sposa / che partorisce il figlio,
da figlia sarà madre / per la vita del mondo.
3. Con il Verbo divino / la povertà sposata
consegna la sua vita, / vive la Trinità.