La Famiglia Monterisi
La Famiglia Monterisi, a partire dai fratelli Angelo e Vitantonio, ha dato origine ad una molteplicità di testimoni di Cristo, donne e uomini, che si sono distinti per la loro fede e coerenza di vita.
Tra i discendenti di Angelo si ricordano: l'arcivescovo di Monopoli, poi Chieti e Salerno, Nicola Monterisi (1867-1944); l'arcivescovo di Potenza Ignazio Monterisi (1860-1913); il gesuita Giuseppe Filograssi (1875-1964, figlio di Angela Michela, coniugata con Michele Filograssi), professore di teologia alla Pontificia Università Gregoriana; Donna Francesca (1869-1966) fondatrice delle Orsoline in Barletta ed infine il cardinale Francesco (1934-).
Tra i discendenti di Vitantonio si ricordano: Anna (1871-1853) poi monaca, Suor Maria Crocifissa, nel Carmelo fiorentino di S. Maria degli Angeli e S. Maria Maddalena de’ Pazzi; due fratelli Gesuiti; Ignazio, da cui nacquero Suor Maria Celestina (1891-1974) e Suor Maria Minima (1898-1986), monache nel Carmelo fiorentino di S. Maria degli Angeli e S. Maria Maddalena de’ Pazzi per finire con Vitantonio (Tonino, 1894-1972), Deputato alla Costituente poi Onorevole, oltre a Luigi, Lina e Ruggero.
Suor Maria Crocifissa Monterisi della Santissima Trinità nacque a Barletta il 28 febbraio 1871 da Vito Antonio Monterisi e Maria Consiglia De Corato e al battesimo fu chiamata Anna.
Dopo il consueto educandato in monastero, entrò prima nel monastero della Crocifisse Adoratrici ed in seguito, desiderando un maggior ritiro nel Carmelo fiorentino di S. Maria degli Angeli e S. Maria Maddalena de’ Pazzi. Vestì l’abito carmelitano il 4 aprile 1907. Fece i voti temporanei il 25 aprile 1908 e quelli solenni il 27 agosto 1911. Tornò a Dio il 10 gennaio 1953.
Nel Carmelo si segnalò per il suo amore al silenzio e alla solitudine. Di coscienza molto delicata amava il Signore Bambino cui andava tutta la sua devozione.
Suor Maria Celestina Monterisi di Gesù, nata Maria Consiglia, nacque a Barletta il 19 novembre 1891 da Ignazio Monterisi e Celestina Lattanzio. Affettuosa di carattere, molto sensibile, prima di tre fratelli e tre fratelli. Frequentò a Barletta le Suore di carità dell’Immacolata di Ivrea e poi nella stessa Ivrea per completare gli studi di maestra elementare. A 15 anni improvvisamente scomparve la mamma nel 1907 e quando tornò in Collegio portò con sé la sorella Ninetta (Antonietta).
Dopo un breve periodo in famiglia, malgrado la difficile situazione famigliare, decise di entrare nel Carmelo fiorentino di S. Maria degli Angeli e S. Maria Maddalena de’ Pazzi, ricevendo il Crocifisso, come segno dell’accettazione da parte della comunità, l’8 dicembre del 1911, giorno che richiamava quello dell’accettazione della S. Madre nel 1582 e il 13 gennaio 1912 vestì l’abito carmelitano. Fece i voti temporanei il 25 marzo 1913 e quelli solenni il 6 aprile 1916. Tornò a Dio il 22 gennaio 1974.
Sempre il 25 marzo 1908, alla presenza del card. di Firenze Alfonso Mistrangelo e del papà all’oscuro della cosa, anche sorella Ninetta (Antonietta), di soli quindici anni, ricevette il Crocifisso dichiarando la sua intenzione di entrare anch’ella al Carmelo.
Nel Carmelo si segnalò per il suo amore all’umanità di Gesù e alla fiducia per il Sangue del Redentore e per il S. Cuore. Molto affezionata alla famiglia pure se lontana, gioì quando il fratello Ruggero si trasferì a Firenze. L’impiego in cui servì la Comunità per lungo tempo fu quello di infermiera e, malgrado la prova fisica e spirituale che subì negli ultimi nove anni della sua vita, rimase per molte sorelle un riferimento di pace.
Suor Maria Minima Monterisi di Gesù Sacramentato, Antonietta al battesimo, nacque a Barletta il 2 aprile (come S. Maria Maddalena) 1898, da Ignazio Monterisi e Celestina Lattanzio.
Frequentò a Barletta le Suore di carità dell’Immacolata di Ivrea e poi seguì la sorella Maria Consiglia nell’educandato di Ivrea per proseguire gli studi, dopo la morte della mamma. Qualche mese dopo l’ingresso della sorella nel Carmelo fiorentino di S. Maria degli Angeli e S. Maria Maddalena de’ Pazzi, anch’ella vi entrò come educanda il 28 agosto del 1911, ricevendo il 25 marzo 1913 il Crocifisso, a quindici anni, dopo la professione temporanea della sorella Consiglia.
Vestì l’abito religioso il 20 maggio 1913 ed emise i voti temporanei il 26 aprile 1915 e quelli solenni il 6 aprile 1919. Piuttosto timida e riservata, in comunità rivestì diversi incarichi, tra cui quello di economa, cantora ed archivista, prima sotto la guida di Suor Maria Teresina (Sardi, sorella di Suor Gesualda) poi come prima d’ufficio. In tale ruolo si distinse per scrupolo e passione.
Per problemi di salute, dovette tornare per un periodo nella sua terra natale, ospite delle Benedettine Celestine di Barletta, la cui Madre Abbadessa era la stimata Donna Scolastica Lattanzio (1880-1954), zia materna di Suor Maria Minima.
Scrisse varie vite di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, tradotte anche in inglese e spagnolo e curò varie traduzioni dal francese tra cui: La Dottrina spirituale di S. Maria Maddalena de’ Pazzi di Thor Salviat (1938), l’Introduzione alla Spiritualità di S. Teresa del Bambin Gesù del Combes (1949) e le Lettere della stessa (1954), seguendo con competenza e puntualità i celebri studiosi che si accostavano all’Archivio storico del Monastero per i loro lavori di tesi come il p. E. Ancilli OCD, mons. G. Agresti o p. B. Secondin. A alla sua opera, insieme a quella delle consorelle suor Maria Vittoria Maddalena di S. Agnese (Canissi) e suor Maria Teresa del Preziosissimo Sangue (Toscano) e non altre, erroneamente citate, in vari testi divulgativi.
Formata spiritualmente da padri Gesuiti e più tardi da diversi PP. Carmelitani Scalzi, ebbe una solida struttura spirituale ascetica, secondo l’uso dei tempi, e fu caratterizzata da una profonda e tenera devozione per la Vergine Maria, cui sentiva particolarmente consacrata la propria vita, anche grazie alle indicazioni del p. Filograssi (teologo pontificio, tra i promotori del dogma dell’Assunzione della Vergine), suo parente, con il quale era in frequente corrispondenza.
Durante la sua vita religiosa fu fortemente provata nel corpo e nello spirito, ma rimase sempre fedele alla scelta compiuta malgrado tutti i travagli della vita, continuando il suo lavoro nell’amato Archivio fino al termine dei suoi giorni. Tornò al Signore il 18 marzo 1986.