B. ARCANGELA GIRLANI
Eleonora Girlani nacque a Trino Vercellese nel 1460 da una famiglia benestante. Avendo espresso un orientamento per la vocazione alla vita religiosa, ancora molto giovane, Eleonora o Leonora, fu inviata dal padre a soggiornare presso un monastero poco lontano dalla casa di famiglia, perché potesse sperimentarne in prima persona ritmi e consuetudini, e così provare la veracità della propria vocazione religiosa.
Il Vaghi (Vaghi, Commentaria fratrum et honorum, 1725) identifica il monastero con quello delle monache di S. Francesco chiamato "la rocca delle donne".
Eleonora però non gradiva vivere in un monastero vicino alla propria famiglia e decise di entrare a Parma, probabilmente nel 1477, nel monastero di Santa Maria Maddalena accettato nel 1465 dalla Congregazione Mantovana e diventato così carmelitano.
Sempre secondo il Vaghi, Il 25 gennaio 1478, a soli diciassette anni, ella prese l’abito ricevendo il nome di suor Arcangela e fu preceduta o seguita da altre due sorelle, Maria e Francesca.
Dopo pochi anni vi divenne priora e dovendosi fondare un nuovo Carmelo a Mantova ricevette l’incarico di fondatrice con l’assenso di Elisabetta d’Este e del Vicario Generale dei Carmelitani della Mantovana, padre Tommaso da Caravaggio, autore di alcuni gli Statuti giunti in seguito, attraverso il Carmelo San Barnaba, a Santa Maria degli Angeli di Firenze.
Così inaugurò il 18 febbraio 1492 S. Maria del Paradiso che diresse per tre anni fino alla sua morte il 25 gennaio 1495.
Il 10 luglio 1492 Francesco Gonzaga concesse decreto di esenzione alle monache e al monastero del Carmelino da tutte le tassazioni imposte ai beni mobili e immobili, ma nonostante l'appoggio aperto e sincero dei signori della città la fondazione si presentò piuttosto ricco di problemi organizzativi per la gestione amministrativa della nuova fondazione.
La Comunità seguì le Costituzioni di Parma, ma nel 1494 Angelo di Genova elaborò nuove Costituzioni.
Suor Arcangela amava meditare sul mistero del Santo Natale e sulla Passione di Cristo. Si affidava, inoltre, fiduciosa alla SS. Trinità dando inizio ad ogni azione importante solo dopo averne chiesto la benedizione.
Il 12 marzo 1612 una Vita scritta da Domenico Zambono (ora irreperibile), dalla quale deriva gran parte della storiografia carmelitana, venne presentata al Pubblico Consiglio di Trino sotto il patrocinio del dottore in legge Gerolamo Pianta e di Gabriele Fornasaro, sindaci. Il Consiglio, analizzando il testo e la copiosa serie di miracoli documentati dallo stesso, decretò di onorare la memoria della beata locale con la celebrazione di una messa cantata nel giorno anniversario della sua morte.
Nel 1782, a causa delle soppressioni di Giuseppe II, il monastero fu soppresso e il corpo fu traferito a Trino Vercellese fino al 1802 e in infine nella chiesa dell’ospedale S. Lorenzo. Il culto immemorabile fu approvato il 1 ottobre 1864.
La sua memoria liturgica per il Carmelo si celebra il 29 gennaio.
A Trino (diocesi di Vercelli) la memoria invece è ricordata il 27 gennaio.
L'antico sito del monastero a Mantova comprende: la chiesa, ora archivio comunale, e parte delle strutture monastiche, un piccolo chiostro, esempio perfetto di architettura del primo rinascimento, e ampi cicli di affreschi coevi che hanno per oggetto la simbologia sacra. Il tutto è ora occupato da un istituto scolastico (per la visita rivolgersi a Mantova in via Rippa, 2).
Dal 1783 si cominciò a pensare ad un uso pubblico della struttura e dal 1785 essa fu ceduta all’amministrazione militare, che ne fece deposito di armi e magazzini, alterandone in parte l’originario complesso. Dal 1959 il Comune di MN decise di utilizzarlo come sede di una Scuola Superiore; così iniziarono i lavori di restauro e recupero dei locali, nonché la costruzione di nuovi ambienti.
* Vaghi C., Commentaria fratrum et sororum mariae Virginis de Monte Carmelo Congregationis Mantuanae (1725).
* Villiers S., Bibliotheca Carmelitana... (1752 - Tomo I).