La situazione delle donne
Sin dai movimenti evangelici del XII secolo, tutt'altro che pacifica risultava la posizione della donna e la sua espressività ecclesiale.
Si pensi ai faticosi adattamenti cui dovette piegarsi il tentativo di Chiara d'Assisi (1193?-1253) nato per condividere la vita evangelica di Francesco.
Non si può escludere che uno dei motivi che portò alla veloce accettazione della clausura canonica nella vita delle clarisse, sia stata propria la necessità di distanziare nettamente il francescanesimo dai movimenti pauperistici "ereticali" che ammettevano le donne all'itineranza e alla predicazione.
Non erano mancate alcune esperienze di donne "indipendenti", particolarmente in Toscana, come la senese Caterina da Siena (1347-1380) o la fiorentina Domenica da Paradiso (1473-1553), entrambe legate alla famiglia domenicana e alla sua ansia evangelizzatrice. Si legge con un certo umorismo il fatto che quest'ultima abbia accettato di pronunciare i voti solenni (implicanti la clausura) a ottanta anni sul letto di morte!
Tali originalità, comunque, furono "pacificamente" e definitivamente risolte dalla Circa Pastoralis del 1566, in cui si prescrisse la clausura per monache e terziarie di voti solenni, proibendo alle altre di ricevere novizie.
L'ansia evangelizzatrice che accomunava i tentativi citati, con un ritorno alla forza propulsiva della Parola, sotto la spinta dei bisogni della Chiesa da una parte e del violento impatto con la
riforma dall'altro, sarebbe stata un elemento che avrebbe caratterizzato anche la vita claustrale della carmelitana.
Significativi furono, i molteplici legami spirituali s. Maria Maddalena ebbe, in quanto donna e toscana, intanto con S. Caterina da Siena oltre che con laici (si pensi ad Ippolito Galantini,
"l'apostolo di Firenze") e religiosi del principali ordini (soprattutto francescani e gesuiti).
Ma di particolare importanza fu il contatto che ella maturò con gli ambienti domenicani particolarmente legati alla riforma savonaroliana attraverso il governatore d. A. Campi e attraverso di lui
con Caterina de' Ricci, con la venerata M. Bartolomea Bagnesi e il p. A. Capocchi OP.