Alessandro de' Medici
Al vescovo di simpatie repubblicane Antonio Altoviti, successe nel 1575 Alessandro Medici
(1535-1605), uno dei discepoli prediletti di S. Filippo
Neri.
Ciononostante, egli raggiunse la sua sede solo nel 1584 e nel 1605 sarebbe divenuto Leone XI
per soli diciassette giorni. Sua madre, Francesca Salviati, era la nipote di Leone X. Fu
ambasciatore di Toscana presso Pio V, cardinale dal 1583 e legato apostolico a Parigi per la riconciliazione con Enrico
IV.
A differenza della passione pastorale mostrata dal grande vescovo fiorentino S. Antonino Pierozzi, il cardinale Medici, che pur nutriva qualche desiderio interiore di rinnovamento, era preoccupato soprattutto di non scontentare il governo locale amante più della tranquillità politica del granducato che di scelte riformiste che avrebbero potuto creare scontento e tumulti.
Il risultato fu una politica ecclesiastica esitante (PRO I, 39), tesa al mantenimento dello status quo, con serie incongruenze sia nella vita del clero diocesano che regolare, caratterizzata da avidità di onori, cupidigia di beni terreni, adulazione dei potenti come S. M. Maddalena aveva da lamentare (CO II, 213-214).