Il Carmelo S. Maria Maddalena de' Pazzi
nel contesto dei circoli savonaroliani tra don Leone Bartolini
e madre Arcangela del Garbo
«C’è una gran carestia di buon Pastori»
Il carteggio tra il Carmelo di
santa Maria Maddalena de’ Pazzi
e don Leone Bartolini (1557-1572)
La storiografia italiana, ormai da decenni, si occupa del vissuto femminile cattolico anche monastico. Minor attenzione ha sortito la testimonianza delle monache rinascimentali in ambito teologico, spesso relegata a tema minore di natura agiografica. Ma le informazioni che emergono dai carteggi femminili risultano essere esemplificative di un intero contesto culturale e sociale oltre che dei loro desideri di riforma. Particolarmente l’analisi degli epistolari femminili consente non solo di gettare uno sguardo all’interno dei monasteri, ma talvolta anche nella fede e nel discernimento operato da donne, nel caso in questione del XVI secolo, abitualmente dedotte da storici e teologi in gran prevalenza da scritture maschili.
Negli ultimi decenni, vari studi ci sono stati intorno alle parole riportate di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, oggetto d’investigazioni con varie metodologie. Non sono mancati contributi relativi alla mistica e all’ascetismo, basati sulle conclusioni delle tesi di dottorato degli anni 1950-1960, anche rieditate pur se prive di revisioni almeno bibliografiche. Taluni studi sono stati dedicati ad argomenti minori come il teatro, le logiche del processo canonico e il culto, l’iconografia. Ma risultava essenziale verificare meglio i manoscritti disponibili così da fornire un’edizione critica delineando i caratteri della storia della redazione...