1582 - 27 novembre
S. Maddalena nasce nel 1566 a Firenze, in una delle famiglie più in vista della nobiltà cittadina.
Vive l'atmofera raffinata di una casa patrizia come lei stessa ebbe a dichiarare: «Amo per natura la grandezza, e non le cose brutte ma ricche e belle, come dai genitori - aggiunge la sorella redattrice - aveva imparato».
E che di certe possibilità abbia sentito nostalgia dopo essere entrata al Carmelo, non desta meraviglia. Cenni se ne ritrovano in un racconto di "tentazione": «Gli suggeriva adunque il demonio che essa si cavassi l'abito e che andasse a godere le ricchezze che aveva lasciato, e non cercasse e non amasse tanto la povertà».
Qualche apprensione la timida ma risoluta adolescente la causa ai genitori. Non accettava di essere servita né di portare gioielli che in Firenze risultavano di fattura particolarmente raffinata.
Li conosceva, li amava (torneranno con dovizia di particolari nelle sue estasi), ma li lasciava ad altri.
Ancora molto giovane, anziché perdere la testa per un bel ragazzo, è sconvolta dal Crocifisso in cui scopre un amore smisurato che richiede una risposta. Sente un gran bisogno di pregare.
Preoccupa la madre per la sua tendenza alla solitudine. Al padre, invece, che la studia in vista di un possibile matrimonio, dopo un lungo silenzio, un giorno si para dinanzi dicendo: «Io vi
dico, Padre mio, che sono deliberata di prima lassarmi tagliar la testa che non essere religiosa».