nel vissuto spirituale
di S. Maria Maddalena de’ Pazzi
Come S. Elisabetta della Trinità ebbe un grande aiuto dall’incontro con il p. Vallée e S. Teresa fu seguita da molti teologi domenicani a partire dal p. Bañez, così S. Maria Maddalena de’ Pazzi si giovò del magistero spirituale di padre Alessandro Capocchi di Pietro (1515-1581).
Si trattava di un frate molto noto ai suoi tempi per la sua serietà vocazionale. Entrato nel 1527 nell’ordine domenicano, fu mandato per studio in Lombardia, dove acquisì una particolare competenza scritturistica, comprensiva della conoscenza delle lingue orientali (ebraico, aramaico, siriaco ed arabo).
Amante della solitudine, pensò anche di ritirarsi a Camaldoli, ma né i superiori né le circostanze lo consentirono. Fondò anche un Conservatorio detto delle «Poverine» e nonostante i molti incarichi, nello stile dei circoli savonaroliani, si dedicò senza risparmio alla formazione anche biblica di associazioni, donne secolari e religiose a partire dalla sorella, Annalena, carmelitana della Congregazione Mantovana nel monastero fiorentino di San Barnaba.
Il Capocchi è ricordato anche per essere stato padre spirituale di varie consorelle, come la “monaca di casa” poi Beata, Maria Bartolomea Bagnesi, e religiose quali le carmelitane fiorentine di S. Maria degli Angeli, tra le quali sarebbe entrata nel 1582 S. Maria Maddalena de’ Pazzi... continua...