Madre Anna Maria Luisa

del Cuor di Maria 

(Maria Luisa Albergotti)

 

 1779-1820

 

Anna Luisa nacque il 4 novembre 1751 ad Arezzo dal cav. Albizio e Maria Maddalena Albergotti, ultima di otto figlie. Di indole dolce e affabile, dopo un periodo di educazione nel Carmelo di s. Maria degli Angeli, vi entrò il 24 ottobre 1771, a poco più di diciotto anni e iniziò con la vestizione il suo noviziato. La madre Lattanzi, priora, le impose il nome di Anna Luisa del s. Cuor di Maria, mentre alla sorella maggiore entrata con lei, il nome di suor Maddalena Vittoria del s. Cuore di Gesù. Entrambe furono affidate alla maestra delle novizie  madre Maria Maddalena Orlandini e alla vice-maestra, suor Anna Maria Strozzi.

 

Suor Anna Luisa del s. Cuor di Maria, fatta la professione solenne il 24 ottobre 1771, fu nominata vice-maestra delle novizie e per quasi tutta la sua vita fu impegnata nella formazione delle giovani incarico che costituì il suo ministero elettivo nel Carmelo fiorentino.

 

 

Malgrado la sua indole calma, suor Anna Luisa del s. Cuor di Maria fu molto provata sotto il profilo spirituale in ordine alla giustizia di Dio. Malgrado tutto, però, la sua fiducia in Dio e la capacità di essere padrona di se stessa anche in situazioni di tensione, furono le linee guida della sua opera di formatrice.

 

Alla fiducia in Dio e ad uno stile di penitenza equilibrato formò le sue giovani anche se non mancò qualche mormorazione in sorelle che seguivano altra via spirituale. Tra le sue massime molto amate dalle sue discepole:

«Confidare per risorgere, confidare per perseverare».

«E’ bene il temere, ma è meglio lo sperare».

«Chi spera in Dio, non mai avviene che restino defraudate le sue speranze».

 

A tutt'oggi sono presenti nel Carmelo fiorentino numerosi di questi minuscoli bigllietti scritti dalla maestra alle sue giovani novizie.

 

La sua professione
La sua professione

Nel 1810, madre Anna Luisa del s. Cuor di Maria dovette con le sue sorelle, affrontare i decreti napoleonici di soppressione dei monasteri e, per circa tre mesi con altre sorelle, visse in una villa vicina a Firenze portando l’abito religioso e continuando la vita comunitaria.

 

Alla morte improvvisa della priora Anna Maria Grifoni, fu chiamata a sostituirla l’11 settembre 1818, malgrado lei avesse chiesto alla sua professione la grazia al Signore di non essere mai chiamata a tale compito.

 

Madre Anna Luisa del s. Cuor di Maria non aveva avuto mai una salute particolarmente buona. Il priorato fu l’ultimo peso che la comunità le pose sulle spalle in un momento sicuramente difficile, umanamente e spiritualmente.

 

La mattina del 13 novembre 1820 ascoltò come sempre, in coro, la messa, ma contrariamente alle sue abitudine era dovuta uscirne improvvisamente per un mal di testa molto intenso, probabilmente causato da un ictus.

 

La sua liturgia funebre si svolse in un giorno importante per il Carmelo: la memoria di tutti i Santi Carmelitani e le sue sorelle non mancarono di notarlo.

 

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